Un altro premio Nobel.
Una storia del gatto e del topo tutta metaforica dove il topo è tutt'altro che innocuo, anzi è un ratto un po' unto e difficile da prendere. Uno stile di scrittura che sembra classico ed innocuo, all'improvviso cambia i punti di vista spiazzandomi. Una storia che si svolge durante la guerra. Ovviamente dalla parte sbagliata.
Una storia del gatto e del topo tutta metaforica dove il topo è tutt'altro che innocuo, anzi è un ratto un po' unto e difficile da prendere. Uno stile di scrittura che sembra classico ed innocuo, all'improvviso cambia i punti di vista spiazzandomi. Una storia che si svolge durante la guerra. Ovviamente dalla parte sbagliata.
Ma soprattutto ritrovo nel protagonista (e nell'autore) il "bambino-alga" raccontato da Bolaño nel quinto libro di 2666.
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