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venerdì 17 febbraio 2012

Il Medioevo - Jacques Le Goff

Questo è uno dei libri che più mi ha emozionato in questo inizio di 2012.
Jacques Le Goff è uno dei più noti specialisti sull' Età di mezzo: nella sezione dedicata alla storia di qualsiasi libreria è facile trovare numerosi suoi titoli (tutti pubblicati da Laterza, credo). In questo agile libretto -il cui eloquente sottotitolo è "Alle origini dell'identità europea"- Le Goff restituisce in'immagine vivida di un Medioevo colorato e brulicante, assai diverso da quell'idea cupa plasmata su romanzi come "Il nome della rosa".

Consiglio questo libro a tutti quelli che si chiedono cosa sia l'Europa e quale sia il tessuto che la rende qualcosa di più di una semplice entità geografica.

  "Lo sviluppo del grande commercio e dell'economia monetaria pone all' Europa cristiana grossi problemi religiosi. Il maneggio del denaro e l'arricchimento, il prelievo da parte del mercante di un interesse -una forma di vendita del tempo, che secondo la Chiesa appartiene soltanto a Dio- Fanno del mercante un usuraio [...]. Un lungo lavoro di separazione delle operazioni lecite dalle illecite -compiuto soprattutto da domenicani e francescani- permise al mercante cristiano di sviluppare pratiche precapitalistiche e di acquisire il diritto di cittadinanza e prestigio. [...] quest'adattamento ideologico e psicologico della religione all'evoluzione economica, quest'apertura del sistema di valori cristiano al capitalismo nascente costituiscono una delle principali condizioni storiche dello sviluppo dell'Europa occidentale".


lunedì 10 ottobre 2011

Contro il governo dei peggiori - Michelangelo Bovero


Il mio amico - quello colto - mi ha regalato questo libro, presentandomelo come un libro "utile". Io mi sono avvicinato alla lettura con il timore reverenziale dovuto a un testo di filosofia politica. Sono stato - neanche a dirlo - molto sorpreso: innanzi tutto perché l'ho capito senza troppe difficoltà, poi perché è veramente un testo pratico, un libro da consultare. Il sottotitolo è chiarificatore: "una grammatica della democrazia", e come una grammatica scolastica spiega cos'è la democrazia, cosa significa, come si può declinare, quali verbi o aggettivi le si possono accostare e quali no; cosa significa votare, la differenza fra libertà e autonomia; il tutto senza servirsi di esempi espliciti ma citando occasionalmente Bobbio, del quale Bovero è stato uno stretto collaboratore, o i classici greci e romani. Poi se qualche malizioso ci vuole vedere dei riferimenti chiari alla situazione attuale è solo colpa sua... 


giovedì 23 dicembre 2010

Città senza cultura - Giuseppe Campos Venuti

Non è il massimo della vita e a volte è un po' troppo tecnico, tuttavia è un'interessante riflessione sull'urbanistica. L'elenco degli errori commessi in Italia e delle occasioni mancate è veramente doloroso.
Vi si può anche trovare una sorta di mea culpa per i mostri generati dall'utopia di Le Corbusier.
La sorpresa è che fra gli aspetti positivi dell'urbanistica italiana (non molti per la verità) viene citato il piano urbanistico di Potenza. Questi lucani riescono sempre a stupirmi!



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