venerdì 4 novembre 2011

Il dottor Živago - Boris Pasternak


Ho riletto Il dottor Živago. Non perché la prima volta mi sia sembrato indimenticabile, al contrario mi è sembrato lontano dai grandi capolavori russi, da Dostojevskij e dai suoi personaggi granitici. Tuttavia credo che questo romanzo vada letto come un poema o come un lungo epitaffio e certamente le parti liriche del racconto sono indimenticabili. 

Quando Pasternak scrive di Živago sta in realtà parlando di sé (una volontà analoga si può leggere in Vassilij Grossamn) e più esattamente dell'impossibilità di integrare una cosa inutile come un poeta intimista al funzionalismo irrazionale della macchina sovietica.
E poi c'è Lara: uno dei migliori personaggi femminili della letteratura. Forte e ingenua, indipendente, smaliziata. Lei è il motore della storia. Se gli altri personaggi lottano per uscire dall'800, lei è a tutti gli effetti la prima Donna del XX secolo.

PS: Ci sarebbe da parlare della rocambolesca vicenda del manoscritto, pubblicato per la prima volta propio da Feltrinelli, del Nobel, della prima edizione in russo... Tutto questo è raccontato nei suoi incredibili dettagli nell'avvincente Senior service di Carlo Feltrinelli.


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