lunedì 9 gennaio 2012

Consejos de un discípulo de Morrison a un fanático de Joyce - Roberto Bolaño, Antoni García Porta


Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce (in Italia per Sellerio) è il primo romanzo pubblicato da Bolaño, scritto a quattro mani con lo scrittore catalano Antoni Porta. È impossibile individuare le parti scritte dall'uno o dall'altro autore o anche solo capire in che modo funzionava questa collaborazione (nell'edizione spagnola, la prefazione di Antoni Porta aiuta solo a confondere le idee), però gli ammiratori di Bolaño possono trovare in questo libro l'impronta inequivocabile del cileno.

La storia sembra quella di Natural born killer, una coppia di giovani amanti che percorre le vie di Barcellona perpetrando delitti per il piacere della rivolta; quello stesso piacere portò qualche anno prima alcuni giovani poeti alla fondazione del movimento infrarealista in Messico.
Per essere un romanzo d'esordio non è affatto male ed è completato dal racconto Diario di bar, secco e appuntito.

Lo strano titolo di questo libro è un omaggio a una poesia di Mario Santiago Papasquiaro (che compare come personaggio nel romanzo) intitolata Consejos de un discipulo de Marx a un fanático de Heidegger della quale traduco un estratto qui di seguito:

Poesia: ancora siamo vivi
& tu accendi coi tuoi cerini
il mio tabacco da poco
e mi guardi come un semplice capello spettinato
tremante di freddo
nel pettine della notte


Poesía: aún estamos con vida
& tú me prendes con tus fósforos
mi cigarro barato
& me miras como a un simple cabello despeinado
temblando de frío
en el peine de la noche



2 commenti:

Palimp ha detto...

Lo reseñé hace relativamente poco. Como dices se nota la huella de Bolaño, más en algunos pasajes que en otros (creo que más en el epílogo).

Stefano Cristi ha detto...

Palimp, estas en todas: eres un crack!

Creo que la mano de Bolaño se adivina también detrás de la obsesión del protagonista por Joyce...

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