martedì 12 luglio 2011

L'estetica del Medioevo - Edgar de Bruyne

È la versione asciugata e "leggibile" di Études d'esthétique médiévale, pubblicato in 3 volumi nel '46. Nonostante questa riedizione cerchi di semplificare l'esposizione dei concetti, rimane ad ogni modo un testo complesso. Senz'altro ha il pregio di fare un po' di luce su quel periodo misterioso che è il medioevo. Alcune considerazioni sono spiazzanti e contraddicono il senso comune. "Il medioevo non smette di ripetere che ogni cosa è bella", "l'estetica della luce", "ottimismo estetico", sono espressioni che stridono con l'idea tradizionale di quell'epoca buia. 
Altre osservazioni chiarificano il vincolo fra l'età antica, il medioevo e l'età moderna, evidenziando la consequenzialità e la subordinazione dell'una rispetto all'altra.


Gli antichi estraevano le loro formule dall'osservazione diretta e da considerazioni immediate, i medievali in cambio si incontravano dinanzi a testi [antichi]. [...]Da lí il carattere "verbale" e "scolastico" dell'estetica medievale.


E ancora, parlando dell'estetica musicale del Medioevo:


Quanto più semplice è la relazione, tanto più armonioso è l'intervallo [...]. Quindi l'armonia fondamentale è il risultato della relazione più semplice in sé.

Nell'età moderna, concludo io, l'estetica musicale si occuperà di complicare quell'armonia, portando la dissonanza agli esiti più estremi.


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