giovedì 21 luglio 2011

Full of life - John Fante

A volte sento parlare dello stato di salute della letteratura, soprattutto della letteratura americana: gli americani adorano le classifiche! Io non sono in grado di giudicare la produzione letteraria di un'intera nazione o di una lingua, a stento riesco a scrivere dei commenti coerenti in questo blog. Però mi sorprende non vedere mai il nome di John Fante accanto a quello di Faulkner, Hemingway, Dos Passos, de Lillo, Roth, Bukowski,...


Questo romanzo è del 1952. È perfetto. Fa ridere, fa piangere. La letteratura allora scoppiava di salute.


lunedì 18 luglio 2011

La camera chiara - Roland Barthes

Non c'è bisogno che dica che Roland Barthes è stato uno degli intellettuali più influenti e importanti del Novecento. Questo trattatello sulla fotografia, scritto poco prima di morire, è un'opera fondamentale, piena di spunti di riflessione. L'autore propone una sorta di teoria estetica sistematica della fotografia, compito piuttosto difficile, perché, come dice lui stesso, questa è un'arte che, per la sua stessa natura, sfugge alla catalogazione: a metà fra processo creativo e fenomeno chimico, fra opera d'arte e souvenir. La fotografia, continua Barthes, poggia su tre gambe: il fotografo che scatta la foto, lo spettatore che la guarda e il soggetto fotografato che non è, come in pittura, "rappresentato" ma catturato nella realtà e reso eterno. La fotografia crea il "Passato" che prima di essa era solo un concetto astratto.

Al margine di tutto ciò l'autore sembra refrattario al suo stesso metodo e si compiace spesso di contraddire quello che ha appena stabilito. E forse a volte confonde il "Passato" con la "Storia".

La fotografia digitale stravolge completamente le conclusioni di questo libro. Barthes scompare nel 1980: probabilmente si è risparmiato un disgusto.


martedì 12 luglio 2011

L'estetica del Medioevo - Edgar de Bruyne

È la versione asciugata e "leggibile" di Études d'esthétique médiévale, pubblicato in 3 volumi nel '46. Nonostante questa riedizione cerchi di semplificare l'esposizione dei concetti, rimane ad ogni modo un testo complesso. Senz'altro ha il pregio di fare un po' di luce su quel periodo misterioso che è il medioevo. Alcune considerazioni sono spiazzanti e contraddicono il senso comune. "Il medioevo non smette di ripetere che ogni cosa è bella", "l'estetica della luce", "ottimismo estetico", sono espressioni che stridono con l'idea tradizionale di quell'epoca buia. 
Altre osservazioni chiarificano il vincolo fra l'età antica, il medioevo e l'età moderna, evidenziando la consequenzialità e la subordinazione dell'una rispetto all'altra.


Gli antichi estraevano le loro formule dall'osservazione diretta e da considerazioni immediate, i medievali in cambio si incontravano dinanzi a testi [antichi]. [...]Da lí il carattere "verbale" e "scolastico" dell'estetica medievale.


E ancora, parlando dell'estetica musicale del Medioevo:


Quanto più semplice è la relazione, tanto più armonioso è l'intervallo [...]. Quindi l'armonia fondamentale è il risultato della relazione più semplice in sé.

Nell'età moderna, concludo io, l'estetica musicale si occuperà di complicare quell'armonia, portando la dissonanza agli esiti più estremi.


lunedì 4 luglio 2011

Illuminazioni - Arthur Rimbaud

Partenza

Ho abbastanza visto. Ho incontrato ovunque la visione.
Ho abbastanza avuto. Frastuono di città, la sera, e sotto il sole, e 
sempre.
Ho abbastanza conosciuto. Le fermate della vita. - O Frastuoni
e Visioni!
Parto per affetti e rumori nuovi!


venerdì 1 luglio 2011

La tregua - Mario Benedetti

Questo libro è stato una vera rivelazione, senza dubbio uno dei miei "libri dell'anno". 200 pagine che ho letto con estrema lentezza, per il gusto di centellinare ogni parola.

Gli eventi strordinari di un'esistenza ordinaria. Un anno di vita, raccontato in forma di diario, di un impiegato di un'impresa commerciale: vedovo, 49 anni, tre figli. Un momento di felicità che rappresenta una tregua nella battaglia già persa della vita quotidiana. Scritto con quella sincerità disarmante, a volte intrepida e a volte meschina, che riserviamo ai monologhi interiori. Durante la lettura ci si sorprende spesso del fatto che stia parlando di Noi.

Volevo copiare qui di seguito un brano del libro, ma non riuscivo a decidere quale. Soprattutto temevo di non riuscire a far trasparire, in poche righe, quell'ironia tagliente e dolorosa che percorre tutto il romanzo. Se qualquno è interessato a leggere questo straordinario classico (la definizione non è esagerata) lo può comprare in italiano - l'autore è uruguaiano - per le edizioni Nottetempo: 10 Euro realmente ben spesi.



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