mercoledì 8 giugno 2011

Andrea Mantegna: un'etica, un'estetica - José Saramago

Una conferenza pronunciata nel museo del Prado di Madrid nel 1992, non so in occasione di che cosa - e il volume non lo specifica (edizione italiana: Il nuovo Melangolo). Poche pagine attraverso le quali il lusitano ripercorre la vita del pittore: dall'apprendistato nella bottega dello Squarcione, agli ultimi giorni a Mantova, presso la corte dei Gonzaga.
Dal punto di vista storico non offre più di quello che si può trovare su un qualsiasi manuale scolastico. Da quello umano brillano - merito di Saramago - alcuni momenti chiave nella vita del vicentino:  l'incontro con la famiglia Bellini, quello con Ludovico II di Gonzaga. Sembra che il pittore, per sua volontà o per il fato, continui a cercare il vincolo famigliare: lo Squarcione se ne fa tutore legale adottandolo; si imparenta con i Bellini sposando Nicolosia; i Gonzaga lo accolgono  - caso unico al tempo - e lo difendono come uno "di famiglia".
Sorpende inoltre la furia che il maestro didicava a perseguire chi lo plagiava, vendendo composizioni sue come originali. La pirateria è sempre esistita...


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