Una raccolta di appunti o un diario, ma piú curato. Ramón Ribeyro raccoglie qui quegli scritti che non hanno trovato posto nei suoi racconti. Si potrebbero considerare citazioni di romanzi mai scritti.
200 frammenti numerati, sugli argomenti piú disparati; qualcuno di un'insospettata bellezza.
"Oh, i libri, sanno tanto e sono cosí silenziosi! Quando la notte percorro con lo sguardo i ripiani della mia biblioteca e li vedo allineati, taciturni, dietro i vetri scorrevoli, mi dico: Come gridano inascoltati perché qualcuno li interroghi! Io sono il Quijote, sembra dire uno, sono rilegato in pelle di vacca! Io sono Balzac e ho scritto la miglior commedia umana! Io sono Shakespeare, in edizione bilingue, e posso offrirti quello che vuoi! E rimango impietrito davanti a queste preghiere. Domani, gli dico, domani mi occuperó di voi, restate lí tranquilli. Domani.
Poveri libri! Poveri geni!"