venerdì 20 gennaio 2012

L'angelo dell'abisso / Abaddón el exterminador - Ernesto Sabato

Terzo e ultimo romanzo di Sabato, chiude l'ideale trilogia iniziata con "Il tunnel" e proseguita con "Sopra eroi e tombe". Se già Eroi e tombe era piuttosto complicato Abaddón è un libro difficilissimo, non tanto per la tecnica di scrittura -in realtà piuttosto tradizionale- quanto per la forma: è una specie di "romanzo mostro", secondo le parole dell'autore, confuso e smisurato. Sabato stesso è uno dei personaggi principali, descritto mentre sta ultimando proprio il romanzo che stiamo leggendo. Ci sono personaggi già comparsi in Eroi e tombe e personaggi nuovi. Ma c'è spazio anche per apparizioni (divine e diaboliche), la descrizione degli ultimi giorni del Che Guevara, le torture nel regime militare argentino, riflessioni sulla letteratura,... 

Per leggere questo libro è consigliabile aver letto i due precedenti, soprattutto per avere un'idea di quello che ci aspetta; e poi avere una certa dimestichezza con gli scrittori visionari -Poe, Kafka, Rinbaud,...- perché questo è un viaggio nel torbido, una esplorazione del Male e l'autore non strizza mai l'occhio, anzi, il più delle volte sembra in conflitto con il lettore. Durante il corso di questa faticosa lettura si ha l'impressione di trovarsi davanti a un bluff, a un maledettismo di facciata, a un nichilismo aristocratico e bisogna dire che i detrattori di Sabato sono numerosi ed illustri: che ognuno giudichi secondo il proprio metro. Questo è un libro destinato a essere letto poco, ma contiene alcune pagine sconvolgenti.

La collana SUR delle edizioni Minimum fax pubblicherà quest'anno la traduzione italiana, con il titolo appunto "L'angelo dell'abisso".


mercoledì 18 gennaio 2012

La vita davanti a sé - Romain Gary

Romanzo irresistibile e ruffiano, narra la storia di un ragazzino arabo allevato da una matrona ebrea in una specie di ricovero per "figli di puttana", nel senso letterale della definizione. Le vicende sono raccontate in prima persona dal protagonista con un linguaggio che mescola infantilismi e gergo da scaricatore di porto.

Più interessante ancora del libro è la vita dell'autore, re dell'inganno, descritta con lusso di dettagli sulle quarte di copertina di tutte le edizioni e che ha generato un vero mito.


lunedì 16 gennaio 2012

È quel che è - Erich Fried

L'unica via di scampo

Nella pietra infranta
c'è un uovo

Dall'uovo
vola via un uccello

Dal suo becco
una pietra

Chi la sa rompere
ci trova dentro

niente.



Leggere poesie

Chi
da una poesia
si aspetta la salvezza
dovrebbe piuttosto
imparare
a leggere poesie

Chi
da una poesia
non aspetta alcuna salvezza
dovrebbe piuttosto
imparare
a leggere poesie


PS. devo ringraziare il mio amico -che ormai è quasi viennese- per avermi fatto scoprire questo poeta essenziale.




lunedì 9 gennaio 2012

Consejos de un discípulo de Morrison a un fanático de Joyce - Roberto Bolaño, Antoni García Porta


Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce (in Italia per Sellerio) è il primo romanzo pubblicato da Bolaño, scritto a quattro mani con lo scrittore catalano Antoni Porta. È impossibile individuare le parti scritte dall'uno o dall'altro autore o anche solo capire in che modo funzionava questa collaborazione (nell'edizione spagnola, la prefazione di Antoni Porta aiuta solo a confondere le idee), però gli ammiratori di Bolaño possono trovare in questo libro l'impronta inequivocabile del cileno.

La storia sembra quella di Natural born killer, una coppia di giovani amanti che percorre le vie di Barcellona perpetrando delitti per il piacere della rivolta; quello stesso piacere portò qualche anno prima alcuni giovani poeti alla fondazione del movimento infrarealista in Messico.
Per essere un romanzo d'esordio non è affatto male ed è completato dal racconto Diario di bar, secco e appuntito.

Lo strano titolo di questo libro è un omaggio a una poesia di Mario Santiago Papasquiaro (che compare come personaggio nel romanzo) intitolata Consejos de un discipulo de Marx a un fanático de Heidegger della quale traduco un estratto qui di seguito:

Poesia: ancora siamo vivi
& tu accendi coi tuoi cerini
il mio tabacco da poco
e mi guardi come un semplice capello spettinato
tremante di freddo
nel pettine della notte


Poesía: aún estamos con vida
& tú me prendes con tus fósforos
mi cigarro barato
& me miras como a un simple cabello despeinado
temblando de frío
en el peine de la noche



giovedì 22 dicembre 2011

Sueño con mujeres que ni fu ni fa - Samuel Beckett

La casa editrice Tusquets di Barcellona pubblica la traduzione spagnola del primo romanzo di Beckett. In Italia non è mai stato pubblicato e la ragione è semplice: è un testo praticamente intraducibile. Beckett aveva 27 anni quando scrisse questo libro, debitore della stretta relazione con Joyce (e con sua figlia). Ma l'autore si spinge più in là del maestro creando un marchingegno verboso pieno di allusioni e di trappole nel quale il protagonista, il giovane poeta Belaqua, si muove fra personaggi assurdi, tutti -assicura lo studioso- trasposizioni più o meno grottesche di persone reali. Si perde l'unità di spazio e ci si trova da Dublino a Parigi nel giro di una riga e senza ragione. Nessun editore volle pubblicare questo testo (come condannarli?) e probabilmente le benemerite signore di Shackespeare & co. erano troppo impegnate a comprendere l'opera di Joyce per potersi lanciare in questa nuova fatica. Il libro, con il titolo Dream of Fair to Middling Women, vide le stampe solo tre anni dopo la morte del suo autore (Nobel nel 1969).

È difficile ritrovare qui l'autore di Aspettando Godot, eppure ci sono dei momenti davvero sorprendenti. Non ne consiglio la lettura, però è divertente aprirlo a caso e spulciarlo .


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