Una storia appassionante, da leggere d'un fiato. Le avventure di un falsario meschino e opportunista, e di un prete (ma è davvero un prete?) fra Italia e Francia, all'epoca delle guerre di'Indipendenza. Plagi, falsificazioni, omicidi, intrighi, che porteranno alla stesura di quel odioso falso, tristemente noto come "I protocolli dei savi di Sion" che servirà da pretesto per i pogrom in Russia e per l'olocausto nazista.
Eco è un maestro del genere, anche se a volte sembra compiacersi troppo delle bassezze dei suoi personaggi o di certe trovate intellettualistiche.
Da segnalare due cose: la prima è che tutti i personaggi (tranne i due protagonisti) e tutti i testi citati sono rigorosamente reali. La seconda è che la narrazione è accompagnata da incisioni d'epoca, della collezione personale dell'autore, che sembrano fatte apposta per il romanzo.
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